Cristìn aveva una passione, leggere. Lei leggeva tutto, in ogni situazione e soprattutto durante la sua stagione preferita: l’autunno.

Quando le coperte diventano più pesanti, le tazze di tè si accumulano sul comodino, e l’atmosfera invita al relax. Mentre fuori cadono le foglie dentro si trova un rifugio accogliente e tranquillo.

Leggere la rendeva libera, più leggera e ogni volta ritornava in cameretta con un amico e un insegnamento in più.

Non aveva un genere preferito, ma su una cosa era molto pignola, anzi “strana” come spesso la definivano i suoi compagni di classe.

Ogni libro doveva avere il proprio segnalibro personalizzato.

Li sceglieva personalmente e non li comprava nella piccola libreria del suo paesino.

Ogni volta che andava in libreria per acquistare un nuovo libro, all’uscita, prima di tornare a casa, si recava nel suo posto preferito: il bosco.

Lì, spegneva tutti i suoi sensi e recettori e accendeva quelli dell’intuito e si lasciava guidare da quest’ultimo alla ricerca del segnalibro perfetto per l’acquisto appena fatto.

Non sceglieva quella più grande o più colorata, ma quella più vecchia e debole.

La raccoglieva con estrema delicatezza e la inseriva dolcemente tra la copertina e la prima pagina del suo ultimo acquisto.

Era questa la sua stranezza.

Mentre le sue amiche collezionavano bambole, colori e videogiochi, lei collezionava “foglialibri“.

Scritto da @mondautunno

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